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The Gipsy Marionettist

Referente: Rasid Nikolic; E-mail: rasid-nikolic@hotmail.com;
Sito: www.thegipsymarionettist.com

L’incontro con Rasid è avvenuto sulle “strade”, in una sera di Arte Migrante, iniziativa a cui lui partecipa per passione, per piacere suo personale. L’incontro con Rasid vuole essere un’opportunità per dare visibilità al suo progetto e alla sua storia.

Abbiamo incontrato nel suo laboratorio di Torino Rasid Nikolic, ideatore e responsabile di The Gipsy Marionettist.
Rasid ci ha raccontato di essere nato nel 1989 in Bosnia, a Banja Luka. Di origini rom, con la famiglia si è trasferito nel 1993, durante la guerra che colpì la sua terra natia, prima in Germania, a Berlino, e, dopo un anno, in Italia, a Torino.
La sua passione per le marionette iniziò invece nel 2006, anno in cui ebbe occasione di vedere uno spettacolo a Granada, in Spagna. Da quel momento iniziò a costruirne diverse.
Precedentemente aveva invece avuto opportunità di cimentarsi in tante altre attività.

Ha scelto il nome “the Gipsy Marionettist” per il suo progetto, il suo laboratorio in quanto ha per lui una valenza romantica, positiva. Gipsy infatti è un termine che si riferisce ad una antica credenza che vuole che l’origine dei rom fosse egiziana, per il colore scuro della pelle.

Per costruire una marionetta occorrono mesi, e una assidua e attenta lavorazione del legno (sia di recupero che nuovo) oltre che della parte meccanica necessaria per muoverle. In questi anni ne ha già costruite circa 20, attualmente lavora però con solo 6.
L’ispirazione per la loro costruzione proviene dalla sua famiglia. Ogni marionetta rappresenta in qualche modo i suoi parenti, i suoi genitori.

Sono stati diversi gli spettacoli che ha avuto occasione di fare, in Italia ma anche molto fuori, viaggiando per l’Europa, in Francia, in Ucraina, in Spagna ecc ecc. Lavora spesso su strada con un carretto che lo accompagna o, in alcuni casi, su invito di associazioni ed enti pubblici.

In prospettiva futura sta lavorando alla realizzazione di due nuovi spettacoli, uno per un pubblico adulto e uno per un pubblico di bambini. Entrambi sono in programma per settembre 2017.
Il primo vuole essere uno show sull’umanità di oggi, attraversare, affrontare argomenti seri, esorcizzando la morte attraverso una marionetta. Il secondo invece vuole essere uno spettacolo visuale, di movimento con sfondo il mare.

Abbiamo chiesto poi a Rasid quali sono gli aspetti negativi e quelli positivi della sua attività. L’aspetto più difficile è sicuramente la mancanza di sicurezza del lavoro, gli orari non fissi. L’aspetto invece più bello, più emozionante è la libertà di gestione del tempo che si ha, la possibilità di mettere in gioco tutta la creatività che si possiede, dalla fase creativia iniziale alla fase realizzativa, in pubblico.

Il suo consiglio, per chi volesse intraprendere un percorso di marionettista, è di pensarci attentamente, investirci tempo e dedizione e soprattutto non mollare mai, neppure nelle difficoltà.

Il messaggio che ci lascia è invece un pensiero, una riflessione che coinvolge tutti: “Non tutti siamo marionettisti, ma tutti siamo marionette”.

Xlestrade ringrazia Rasid per l’amicizia! È stato bello per noi averlo incontrato e conosciuto il suo laboratorio. Certi di rincontrarlo nuovamente ad Arte Migrante ma non solo, iniziamo oggi una bella sinergia!! “Buona strada”!!