Referente: Gabin Ndayishimiye; Tel.: +39 3386176372; E-mail: cbi.onlus@yahoo.it
Xlestrade ha incontrato Gabin Ndayishimiye, attuale referente della CBI Onlus, associazione senza scopo di lucro con sede a Roma.
CBI, ci ha raccontato, è l’acronimo di Comunità Burundese in Italia ed è stata costituita ufficialmente l’11 ottobre 2010 con l’obiettivo primario di aiutare le donne sessualmente violentate nonché i ragazzi di strada in Burundi coinvolgendo al suo interno soprattutto i Burundesi presenti sul territorio italiano. La CBI Onlus diffonde la cultura e la storia burundese attraverso eventi ed altre iniziative a Roma e in altre città italiane.
La CBI Onlus opera in diverse parti del Burundi attraverso progetti, come detto prima, di sostegno a favore di ragazzi di strada e di donne che hanno subito violenze sessuali. Da segnalare però, tra i progetti in cantiere, anche la realizzazione di una biblioteca nella provincia di Cibitoke per formare e sensibilizzare la comunità locale sul problema della violenza e l’avvio dei progetti di microcredito nella diocesi di Bubanza.
In Italia, la CBI Onlus nel suo percorso di diffusione della cultura locale, collabora con associazioni, con la Diaspora Burundese in Italia e altre realtà presenti sul territorio di cui l’Ambasciata del Burundi in Italia, Fashimana Onlus, la Scuola di Di Donato a Roma etc. Inoltre ha attivi progetti di formazione per bambini burundesi residenti nel nostro Paese attraverso il loro coinvolgimento nelle iniziative progettate.
Segnaliamo che numerose iniziative realizzate da CBI Onlus prevedono l’utilizzo dei tamburi, strumenti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità, dall’UNESCO. I tamburi burundesi rivestono infatti un significato profondo e rappresentano un’occasione preziosa per creare rete e nuove sinergie.
CBI Onlus è infine una associazione aperta. E senza frontiere per chiunque vuole farne parte e/o fosse interessato a collaborare per la realizzazione di nuove iniziative culturali e di raccolta fondi per il sostegno economico dei progetti attuali.
Il messaggio che Gabin ci lascia è un pensiero di pace in un periodo in cui purtroppo le notizie che provengono dal Burundi non lo sono. “La pace è un bene collettivo da custodire con due mani per tutti i popoli del mondo”.
Noi ringraziamo Gabin e la comunità burundese per l’amicizia e la fiducia nel progetto Xlestrade. Ci auguriamo possano davvero riuscire nella loro mission della “non violenza del genere” con l’intento di diffusione della pace e della loro cultura per un mondo migliore!
