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Arte Migrante

Referenti: Vanessa Marotta (Torino), Tommaso Carturan (Bologna); E-mail: info@artemigrante.eu;
Sito: www.artemigrante.eu; Facebook: Arte Migrante Torino; Arte Migrante Bologna

10425016_689190424451339_6568237084440932227_nCerti articoli si potrebbero scrivere anche a “scatola chiusa”; certi articoli si potrebbero scrivere anche di intuito. Per scrivere, per capire di Arte Migrante non abbiamo avuto bisogno di un incontro, non è stato organizzato un momento di ritrovo; ci è bastato partecipare, farci coinvolgere in una loro iniziativa, farci emozionare dai colori, dalla fantasia di ragazze e ragazzi provenienti da ogni luogo del mondo.

Abbiamo partecipato ad un’iniziativa di Arte Migrante, organizzata a Saluzzo, presso il campo profughi gestito dai volontari della Caritas locale. In questa occasione abbiamo avuto modo di comprendere come funziona Arte Migrante e di conoscere e parlare con alcuni suoi responsabili.
Abbiamo conosciuto Tommaso Carturan, l’ideatore, nell’ottobre 2012, di Arte Migrante nella città di Bologna. Abbiamo conosciuto poi Vanessa Marotta, Davide Di Napoli e Alessandro Brossa, tutti volontari e coordinatori del gruppo di Torino.

Arte Migrante è innanzitutto un gruppo informale, non ancora costituito in associazione. Nasce dal contatto di 13256428_10208159278012090_7081257559940417651_nTommaso con alcuni suoi amici migranti e senza dimora. L’obiettivo era trovare il modo per condividere tempo e momenti preziosi. Inizialmente furono circa 15 persone; si incontravano presso la sala parrocchiale della Chiesa di S. Antonio di Savena. Dopo un anno Arte Migrante riuniva già circa 120 persone allargandosi così anche in altre città.

Arte Migrante, ci è stato raccontato, ha lo scopo principale di abbattere le distanze, le barriere, i pregiudizi, valorizzando le diversità in quanto ciascuno di noi portatore di valori e talenti. L’arte è lo strumento attraverso il quale realizzare l’incontro tra le persone, tra le diverse culture.

12718093_10209259124064230_4697752675787006901_nA Torino, in particolare, Arte Migrante ha iniziato a svilupparsi nel novembre 2014, con iniziative ed eventi principalmente nella zona di San Salvario, in collaborazione con il parroco della Chiesa di Largo Saluzzo, Don Mauro, e con l’ONG LVIA.
Sono state organizzati in questi anni iniziative ed attività con il principale obiettivo di creare cittadinanza attiva e di avviare percorsi di contrasto al degrado giovanile in luoghi spesso problematici. Opera poi presso la struttura per richiedenti asilo e rifugiati dell’ex Moi in collaborazione con altre realtà e associazioni.

Ogni gruppo presente in Italia è gestito da un coordinamento di circa 15 persone ciascuna con un suo compito e ruolo. Spesso vengono anche organizzati incontri di rete e campi collettivi.

Arte Migrante crea “on the road”, crea coinvolgendo chi incontra lungo il suo percorso, indipendentemente da colore della pelle, religone, capacità artistiche. E lo stesso messaggio che ci lasciano, un proverbio del popolo Malawi, rappresenta l’idea, il significato che vorrebbero dare alla parola incontro: “L’uomo si realizza se è capace di sedersi a terra a livello dell’altro e di parlare con lui finché non gli diventi amico”.

Con umiltà ammettiamo di non sapere se siamo riusciti con questo articolo a raccontare davvero e a trasmettere i valori di Arte Migrante. Ci abbiamo provato! È stato bello sederci anche noi, con loro, in cerchio e raccontare di arte, di amicizie nuove.

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*N.B.: Informiamo: ci siamo impegnati ad iniziare un percorso approfondito, di conoscenza, di partecipazione alle loro attività. Speriamo di poter raccontare altre storie, di singole persone, di vite da ogni parte del mondo.