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Apeiron in Nepal Onlus

Referente: Michela Monachesi; Tel.: +39 345 1864482; E-mail: info@apeirononlus.it
Sito: www.apeirononlus.it

Abbiamo conosciuto Michela Monachesi, referente per l’Italia di Apeiron Onlus, associazione con sede a Cesena.
Michela ci ha raccontato di come Apeiron Onlus sia stata costituita nel 1996 su iniziativa di Sauro Somigli e Silvia Del Conte, una coppia originaria di Firenze che, con la passione per il Tai Chi, decise di fare un viaggio in Nepal con l’obiettivo di insegnare ai bambini di strada locali questa nobile arte e, attraverso questa, potersi integrare nella società e migliorare la loro condizione.

Il nome scelto, apeiron, significa infinito in greco, ed evoca l’idea, il sogno dell’associazione di non essere semplici spettatori delle ingiustizie del mondo, ma di fare la differenza, una vita alla volta, all’infinito.

Apeiron Onlus fu fondata quindi con tali premesse.
Nel tempo però si concentrò sul sostegno di donne in difficoltà, troppo spesso, per cause di origine sociale, culturale, economica e religiosa, sfruttate ed emarginate.

È nel 2005 che arrivò in Nepal Barbara Monachesi con l’intenzione di fare un’esperienza di volontariato. Lì Barbara conosce alcuni bambini di strada che vivono di piccoli espedienti per le vie di Kathmandu. Tra loro c’è Pramod, un bimbo di casta Dalit e quindi “intoccabile”, che decide che è lei la sua vera mamma. Durante la sua permanenza, Barbara incontra Sauro e Silvia e si confronta con il mondo di Apeiron Onlus, condividendone da subito i sogni e i desideri. In particolare comprende l’importanza di affiancare le donne per assicurare un vero cambiamento della società.

Nel 2007, quando Sauro e Silvia decidono di lasciare il Paese passano il testimone a Barbara che nel frattempo è tornata in Nepal pronta a restarvi. Nello stesso anno, anche grazie al sostegno, non solo economico, di Diego Rossetti, Apeiron Onlus apre nella capitale Kathmandu CASANepal, una casa rifugio per donne vittime di violenze e per i loro figli, che continua sino ad oggi ad accogliere circa 50 donne ogni anno.
All’interno di CASANepal le donne seguono inizialmente un percorso di riabilitazione, di supporto psicologico e legale. In un secondo momento ricevono un’istruzione e una formazione anche professionale. Infine vengono reinserite all’interno di strutture, nel mercato del lavoro, o, in alternativa, supportate nell’avvio di un’attività produttiva, imprenditoriale.

Apeiron Onlus agisce poi anche nel sostegno di microimprese femminili, soprattutto in villaggi rurali, luoghi nei quali le donne sono più soggette a discriminazioni e violenze. Nel distretto di Jumla, ad esempio, oltre 900 donne sono state coinvolte nella coltivazione e produzione di patate.
Come a CASANepal anche all’interno di questi progetti di prevenzione è sempre prevista una fase di sensibilizzazione, grazie alla quale le beneficiarie e i loro famigliari partecipano a corsi specifici per imparare a riconoscere violenze e discriminazioni basate sul genere ed evitare il loro ripetersi.
Infine, l’associazione ha operato e sta continuando ad operare anche nella ricostruzione a seguito del terribile terremoto del 2015. In particolare ora nel villaggio di Jharlang sta sostenendo la ricostruzione di 25 scuole, realizzate in una prima fase in modalità temporanea e attualmente in fase di trasformazione permanente.

In Italia l’associazione opera sul territorio con finalità di raccolta fondi, sensibilizzazione, organizzazione di iniziative per contribuire al sostegno dei progetti. Nel corso del 2017 e della prima metà del 2018 Apeiron ha il sogno di portare i colori, i sorrisi e la quotidianità del Nepal, delle sue donne e del suo lavoro al loro fianco in giro per l’Italia attraverso la mostra fotografica itinerante “Maheela”, donna in lingua nepalese, che toccherà diverse città da nord a sud.

Per chi fosse interessato a collaborare con Apeiron Onlus è possibile contattare l’associazione attraverso i riferimenti presenti sul sito. In loco è possibile fare esperienze di volontariato della durata minima di due mesi come supporto in ufficio allo staff in loco ed in particolare a Barbara.

Il messaggio che Michela ci lascia rappresenta il sogno, l’impegno profuso quotidianamente dall’Associazione: “Il sogno di Apeiron è quello di condividere un mondo dove donne e uomini abbiano pari dignità e opportunità”.

Xlestrade ringrazia Michela e le/gli amiche/i di Apeiron Onlus.
Ci uniamo anche noi al loro infinito sogno!!

Foto realizzate da Giacomo D’Orlando