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ASPE Onlus

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Referente: Don Luciano, Tel.: +39 0237052980, E-mail: info@aspeonlus.org, Sito: www.aspeonlus.org

Abbiamo conosciuto, “x le strade” di Milano Behane Ghabrekedan Teklemariam, ovvero Padre Luciano, frate capuccino eritreo, in Italia dal 1999.

Immagine 011P. Luciano ci ha raccontato di ASPE Onlus, un’associazione fondata a Milano il 29 aprile 2003 da frate Habtemaria Ghebreab, purtroppo deceduto nel 2012.

ASPE Onlus è stata creata al fine di subentrare al CAPSE Onlus, associazione costituita nel 1992 da P. Marino Hailé, che, comunque, continua tuttora a svolgere attività. All’interno dell’ASPE, P. Marino Hailé coordina e dirige altrettanto le principali attività dell’associazione. È interessante da sapere e dire che P. Marino ha ricevuto in premio, nel 2012, l’Ambrogino d’Oro da parte del Comune di Milano. Ovvero è stato premiato tra i milanesi dell’anno.
ASPE è l’acronimo di Associazione di Solidarietà e Promozione in Eritrea e in Etiopia. E’ stata costituita nell’ambito dei frati Capuccini ma numerosi suoi soci sono laici.

Padre Luciano ci ha raccontato dei numerosi progetti che, nel corso degli anni, sono riusciti a realizzare principalmente in Eritrea e in Etiopia ma, anche, in Sudan.
In Eritrea operano in tutto il Paese, mentre in Etiopia nella diocesi di Emdbir, situata nel sud.
Nel tempo hanno finanziato la costruzione di pozzi, cliniche, orfanotrofi, centri di incontro, scuole oltre al sostegno tramite adozioni a distanza. Attualmente stanno costruendo, in Eritrea, una scuola superiore a Adi-Ugri, una scuola medi-superiore e alberghiera a Massawa (dichiarata come la scuola più bella costruita dopo l’independenza dell’Eritrea), un centro culturale a Dekemhare e un centro polifunzionale a Embayala.
In Sudan invece sostengono gli eritrei e gli etiopi rifugiati nei campi profughi dell’est, a Kassala, a Port Sudan, a Ghedaref, a Wedi Sheriify e a Khartoum.

Collaborano poi con la dottoressa Alganesh Fesshaye (conosciuta come dottoressa Alga).
La dottoressa Alga lavora da anni in sostegno degli eritrei situati nei campi profughi di Shemalba e Mayieni, in Etiopia. Sono ragazzi, spesso molto giovani, che fuggono dall’Eritrea per giungere in Libia o in Egitto. Molti di loro con l’obiettivo di giungere in Europa attraverso Lampedusa. Durante il loro tragitto diversi divengono però prigionieri dei beduini del deserto.
A quel punto divengono “merce”, o per i trafficanti di organi oppure per eventuali richieste di riscatto per la loro liberazione.
I campi profughi di cui parlavamo prima sono quindi campi gestiti con l’accordo del governo etiope e all’interno di essi sono accolti quei ragazzi eritrei che si riescono a liberare dalla prigionia dei beduini.

ASPE Onlus opera anche in Italia fungendo da punto di riferimento per la popolazione etiope e eritrea di tutto il nord. Li sostiene nelle pratiche amministrative e svolge un servizio sociale e pastorale.Immagine 001
A Milano infatti gestisce una parrocchia rivolta alla comunità di cui sopra.
Con il sostegno della Croce Rossa Italiana gestisce poi un centro, aperto una volta a settimana, di distribuzione di alimenti, vestiti e materiale scolastico.
Infine organizza corsi di italiano e di orientamento professionale.
Nel 2012, con l’aiuto dell’ALER (Azienda Lombarda Edilizia Residenziale), e insieme al CAPSE, ha contribuito nel trovare sistemazioni in case popolari per 120 famiglie di immigrati in difficoltà.
Padre Luciano ci ha raccontato che attualmente vi sono una ventina di soci volontari e chi fosse interessato ad aiutarli può chiamare in ufficio chiedendo informazioni.

Xlestrade ha chiesto anche a lui un messaggio da lasciare ai lettori del blog.
Ci ha risposto con una frase del Cardinale Tettamanzi: “una città senza solidarietà è una città destinata a morire”.
Ringraziamo Padre Luciano e ASPE Onlus per la disponibilità e per l’accoglienza. Un caloroso saluto a tutta la comunità etiope ed eritrea d’Italia 🙂 !!

Immagine 003

N.B.: Xlestrade, a seguito della notizia della scomparsa di Padre Marino Haile avvenuta il 3 settembre 2013, si unisce al cordoglio di ASPE Onlus e degli amici che ha avuto modo di incontrare lungo le strade da lui percorse.


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