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Nativo Onlus

NATIVO-NUOVO-LOGO_jpg-x-WEB copiaReferente: Patrizia Freddi; Tel.: +39 39223426010; E-mail: nativonlus@hotmail.com;
Sito: www.nativonlus.com

Xlestrade ha conosciuto Patrizia Freddi, fondatrice e attuale responsabile di Nativo Onlus, associazione con sede in provincia di Roma.
la scuola in testa a tuttoNativo è nata ufficialmente nel 2003, ma erano già alcuni anni che Patrizia, insieme ad un gruppo di amici, trascorreva brevi periodi di vacanza in Kenya a Watamu, piccolo villaggio di pescatori situato sulla costa nord orientale a 40 km da Malindi. Fu in una di queste occasioni che conobbero un medico locale, che decisero di sostenere nell’assistenza medica dei bambini più a rischio.
Inizialmente i bambini coinvolti furono 20, attualmente sono arrivati a oltre 600.

Il nome dell’associazione è stato scelto in quanto vuole evocare l’idea che siamo tutti originari, nativi dell’Africa, per ricordarci che questa terra è la vera culla dell’umanità.

I progetti realizzati nel corso di questi primi 12 anni di attività sono stati i seguenti:
– Assistenza medica di base per i minori a rischio, in collaborazione con la locale Clinic Tumaini Youth di Watamu. Inoltre incontri e seminari nelle scuole sono mirati per insegnare alle ragazze e ai ragazzi il rispetto del prossimo e di se stessi attraverso un corretto approccio etico e sociale all’igiene, alle relazioni ed alla sessualità, con il coinvolgimento di insegnanti, familiari e rappresentanti delle comunità, di modo da far diventare la scuola la base del programma di intervento per la protezione dei minori;
– Formazione scolastica presso scuole private, che garantiscano una maggiore protezione per oltre 110 tra bambini e ragazzi, tra quelli più a rischio, anche e soprattutto grazie al programma di sostegno a distanza. Per la tutela del diritto allo studio ed il recupero dei bambini più a rischio di esclusione sociale, ma secondo un principio meritocratico per cui proseguire gli studi secondari ed universitari è un’opportunità unica per coloro che dimostrano di averne effettivo interesse e predisposizione. Per questo una volta terminata la scuola sono previsti corsi di orientamento ed inquadramento professionale tenendo conto delle capacità e dei talenti di ciascuno;
– Formazione professionale per i ragazzi che interrompono gli studi presso il Politecnico di Gede, attraverso corsi (meccanica, computer, sartoria e tintura tradizionale dei tessuti,falegnameria etc) che possono in breve tempo dare agli studenti la possibilità di trovare un impiego o di avviare un’attività in proprio e che dà loro anche la possibilità di fare apprendistato in piccole aziende locali per facilitarne l’inserimento nel mondo del lavoro;
– Sostegno ad alcune CBOs (Community Based Organization); organizzazioni comunitarie nate dal basso. Nativomwanko Onlus negli anni ha sostenuto la CBO Mwanko Mpya (in lingua swahili Nuova Generazione Self Help Group), attivando training in grado di far acquisire alle donne che la compongono nuove capacità nella gestione dei risparmi, di piccoli business e del microcredito. Perché aiutare le donne significa aiutare le famiglie e di conseguenza le intere comunità. Mentre a favore della CBO Kids Alive, che si occupa di orfani, Nativo ha avviato un laboratorio/ scuola di sartoria a Timboni.

Da segnalare che tutti gli interventi effettuati hanno avuto come principio base la protezione e la tutela dei bambini e dei ragazzi coinvolti.

Patrizia ci ha poi raccontato che Watamu è un piccolo villaggio, che in pochi anni ha visto crescere il turismo che se da un lato ha portato con sé benefici, ha anche provocato forti squilibri all’interno delle comunità locali, di cui i più giovani hanno risentito maggiormente. Nonostante ciò al suo interno convivono pacificamente realtà lontane, persone di differente religione e provenienti da tribù diverse.

Abbiamo chiesto quali sono i progetti futuri di Nativo Onlus. Protezione dei minori, formazione scolastica e professionale, con seminari di orientamento ed incontri con rappresentanti di mestieri più o meno comuni, che possono però raggiungere un’eccellenza, training per i gruppi soprattutto di donne, micro-credito per l’avviamento di piccole attività generatrici di reddito, sostenibilità dei progetti e cooperazione con le comunità e le organizzazioni locali ed internazionali che condividono questi stessi obiettivi.

CLINICAbbiamo chiesto poi quali sono le attività realizzate in Italia. Momenti di incontro per condividere direzioni e strategie, sensibilizzare e coinvolgere sempre più amici e sostenitori che possano dedicare energie e tempo alla crescita dei progetti. Un numeroso gruppo di sostenitori è di Monterenzio (BO). L’amicizia con loro fu instaurata proprio in Kenya dove periodicamente molte famiglie si recano per monitorare e visitare i tanti bambini che sostengono da anni dall’Italia.

Eventuali collaborazioni e nuovi volontari sono sempre graditi sia in Italia che in Kenya. Esperienze in loco sono però rivolte a chi abbia intenzione di fare una vacanza che sia al tempo stesso un vero viaggio consapevole, un’esperienza sul campo a fianco della nostra preziosa coordinatrice locale Agnes per conoscere le iniziative e i progetti di Nativo Onlus.

Il messaggio che Patrizia ci lascia è una frase in Swahili: “Jukumika na kufurahia msaada”, ovvero “responsabili e orgogliosi di essere aiutati”, perché tutte le nostre iniziative rappresentano una risposta alle esigenze e richieste reali della popolazione, con l’obiettivo di rendere autonomi il prima possibile i beneficiari e far crescere i collaboratori locali.

Xlestrade ringrazia gli amici di Nativo Onlus! Proseguiamo il percorso, con la consapevolezza di essere anche noi originari dell’Africa, e di ogni altra parte del mondo!


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