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Marco Paone, Calabria-mondo, sola (forse) andata (ritorno)

Abbiamo conosciuto un ragazzo calabrese nato a Roma. È già qui , potremmo dire e pensare noi, è un primo viaggio mentale :).

 

passeggiata tra i grattacieli appena fuori centro vancouverSi chiama Marco Paone, è dell’84’.
É nato a Roma in quanto il padre lavorava nella capitale. Si è trasferito all’età di due anni in Calabria, terra materna, nel paese di Tiriolo, “provincia della provincia” come ama dire lui.
Ha frequentato la scuola a Catanzaro. Il viaggio poi è continuato a Roma. Qui ha studiato all’Università La Sapienza, specializzandosi specialmente in letteratura comparata e nelle relazioni tra la cultura italiana e le diverse realtà iberomericane.
Nel 2005 fece la sua prima esperienza all’estero di 7 mesi, a Saragozza, per il progetto Erasmus.
È partito senza conoscere lo spagnolo, è ritornato con lo spagnolo acquisito e con l’incontro con molteplici persone di differente nazionalità. Ha avuto modo anche di viaggiare per la Spagna. Fu allora che si innamorò della Galizia e di Santiago e dei suoi colori, grigio e verde, molto differenti dai colori fuoco di molte altre parti della Spagna, riflesso anche della sua diversità culturale rispetto al resto del contesto spagnolo.
Una volta ritornato a Roma ha però continuato l’Università e al contempo ha iniziato a viaggiare per l’Europa. Ci ha detto che, a tal proposito, ogni viaggio, per lui, cambia il proprio paesaggio culturale. Aiuta a rileggere in modo differente la propria vita.

Nel 2008, finita l’Università, decise di fare il dottorato (cioè oltre che curare…curare di più :)). Decise di farlo a Santiago, in letteratura comparata. Tra master e borsa di studio è da 5 anni in questa città galega. Spera di finire la tesi entro l’anno.
Ma non è finito qui. Manca il latino. Dell’America Latina.
Nel 2010 infatti ha trascorso un periodo di ricerca di alcuni mesi in Argentina, principalmente tra Buenos Aires e Mar del Plata, sulle relazioni poetiche tra Italia e questo Stato. Ha realizzato così un sogno di gioventù. Questo è stato anche il primo viaggio extraeuropeo che ha fatto e gli ha permesso di mettersi in discussione su diversi aspetti.
Di questa terra, ai confini del mondo (come ha detto Papa Francesco) dice di portarsi dietro la percezione di infinito del cielo e, in questa terra, di aver riscoperto l’italianità, ovvero cosa significa essere italiani da fuori.
Una volta tornato a Santiago ha poi viaggiato per congressi e per ricerca, tra i quali Canada (Vancouver), Stati Uniti, Cina (Pechino).
Si descrive come galego d’acquisizione e europeo per convinzione e formazione, vicino alle periferie geografiche, un modo per ricostruire una mappa con molti centri.
Ci dice che le difficoltà, per lui, sono soprattutto riguardo a ciò che sarà in futuro e alle possibili prossime destinazioni.

Tra queste vi è la possibilità di tornare in Calabria, terra che ama e a cui è affezionato. Abbiamo chiesto un consiglioSibiu - Romania da dare ai lettori di xlestrade. Ci ha risposto che, secondo lui, è importante la conoscenza delle lingue, l’essere aperti al cambiamento che non è sinonimo di negatività ma modo per guardare diversamente le cose e in grado di poterci sorprendere. Pensa che il primo passaggio di apertura sia il farlo nelle proprie realtà locali, conoscendo le diversità presenti. Per fare questo occorre saper essere curiosi, saper spaziare senza abbattersi nei momenti di solitudine. Un messaggio, infine, che vorrebbe lasciare ai lettori di xlestrade è invece una frase di Italo Calvino, ovvero Non esiste labirinto per chi lo ha attraversato.
Marco intende questa frase come condizione di vita; le nostre identità come specchio di rifrazione, come nomadismo culturale.

Grazie Marco per l’incontro e per le parole. In bocca al lupo per la tesi e per le future strade che percorrerai!

 Tramonto sulla pampa - autostrada MAr del Plata- Buenos Aires

 

N.B.: Le immagini sono di proprietà e “dono” di Marco Paone. Sono immagini reali e non esempi dimostrativi. Tutte le immagini che troverete all’interno dei nostri articoli saranno immagini dell’intervistato in questione.


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