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La “Marcia delle donne e degli uomini scalzi”: ci siamo stati anche noi!

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20150911_180153Ci siamo stati anche noi! Abbiamo partecipato e camminato anche noi! Con i piedi scalzi, con i piedi a contatto con il pavimento, con l’asfalto e il porfido del centro di Torino.
Essere Xlestrade significa non solo essere tra e con le associazioni, significa anche essere “x le strade”, sulle strade e tra la gente che le percorre. E questo abbiamo voluto fare oggi.
Abbiamo partecipato ad un’iniziativa il cui contenuto condividiamo; abbiamo trascorso alcune ore insieme a tanti altri piedi e loro volti, piedi e volti che spesso non conoscevamo ma ognuno portatore di chilometri, di strade percorse e di storie da raccontare.
Abbiamo anche incontrato tanti altri piedi e volti conosciuti, amiche e amici già incontrati nel nostro cammino. Con loro abbiamo scambiato alcune parole, alcuni saluti, senza interessarci del colore della loro pelle o già solo della loro provenienza.

Proseguiremmo con raccontare quanto accaduto in queste alcune ore trascorse insieme, decidiamo però di riportare semplicemente, e dare spazio, il Comunicato che ha accompagnato questa giornata, che possa fungere da messaggio e riflessione per non costruire muri ma future prospettive. Importante però informazione da segnalare è stata la mancanza di bandiere con le loro sigle e le loro appartenenze, segno di reale unione di intenti e di valori da sostenere.

“E’ vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa.20150911_184911
Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi.
Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere.
E’ difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo.
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un’altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.
Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro.
Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.

La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà.
E’ l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie.
Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze.”

“Buone strade”!
Lo staff di Xlestrade

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