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“Neri come l’inferno, liberi come l’aria”, di Annalisa Bertrand

E-mail: annina.spagna@gmail.com; Sito: www.invigaggioconanna.com

Abbiamo incontrato a Pinerolo (TO) Annalisa Bertrand, autrice di “Neri come l’inferno, liberi come l’aria”. Il testo, edito dalla Casa Editrice Punto a Capo, è stato pubblicato nel 2011 e in questi anni sono state fatte 27 presentazioni.

100_0337Il libro nasce a seguito di due differenti esperienze fatte da Annalisa in Repubblica Democratica del Congo. Annalisa, che già era stata in Romania e Brasile, ebbe occasione nell’agosto del 2010 di svolgere un periodo di volontariato a Mokalì, quartiere della capitale Kinshasa.
A Mokalì è presente infatti una missione di Suore di San Giuseppe di Torino e vi opera Suor Diomira. La missione gestisce un ospedale e una casa di accoglienza per bambini.
Nel 2011 Annalisa vi ritornò con un’amica e, questa volta, oltre l’esperienza personale le due avevano l’incarico di raccogliere dati ed informazioni utili sul sistema sanitario locale e le problematiche sanitarie e sociali più evidenti nella zona. C’era il progetto di dar vita all’organizzazione A Proposito Di Altri Mondi Onlus che in quello stesso anno ad ottobre, nacque.
Il libro nasce in quanto Annalisa durante le due esperienze ebbe modo di scrivere un diario.
Al suo ritorno, con la collaborazione di Patrizio Righero, allora responsabile del centro diocesano giovanile di Pinerolo, lo pubblicò con l’obiettivo di sostenere la nascita e, nel tempo, lo sviluppo di una piccola maternità in un quartiere alto di Mokalì.

In prospettiva futura Annalisa ha in cantiere altre due pubblicazioni.100_0059
La prima è un racconto sulla Guinea Conakry, paese dove è stata nel 2013, libro che è in stesura e che spera di destinare alla nascita di una scuola.
La seconda opera a cui sta iniziando a lavorare è l’edizione di un testo su Suor Daniela, suora missionaria in Brasile, deceduta tre anni fa. Quest’ultimo in collaborazione con Amici di Joaquim Gomes Onlus.

Segnaliamo che entrambe le associazioni con le quali collabora sono associazioni già incontrate e amiche di Xlestrade.

Abbiamo chiesto poi cosa è rimasto più impresso nelle esperienze fin qui vissute.
Annalisa ci ha raccontato che è stato l’approccio con l’infanzia ad averla colpita. L’approccio con i bambini è diverso rispetto a qui. Sono più liberi ma nello stesso tempo già adulti.
Il suggerimento che dà a chi volesse seguire il suo percorso è quello di sospendere i giudizi, indossare altri vestiti, avere occhi diversi e saper essere umili nell’incontro. Occorre non pensare al fare ma allo stare con le persone.

Il messaggio che ci lascia: “Il sedersi accanto ad una persona e parlargli è il primo passo per cambiare almeno un po’ il nostro mondo qui come altrove”.

Grazie Annalisa! È stato bello averti incontrata e conosciuta! Proseguiamo il nostro percorso, seguiremo le sue future strade e pubblicazioni, come già facciamo con “Neri come l’inferno, liberi come l’aria”.

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